“Memoria ed effetti speciali, presenze potentemente fisiche ma al tempo stesso intimamente simboliche e spettrali: ecco gli esplosivi ingredienti della scultura di Matteo Pugliese. Una ricerca che fa dialogare l’inarrivabile lezione plastica di Michelangelo, del manierismo e di Bernini con l’immaginario dei fumetti, del cinema fantastico e dei videogiochi di ruolo che poi, in fin dei conti, affondano le proprie radici nell’inesauribile miniera dei miti antichi”. (G. Simongini). Ognuna delle tre serie scultoree di Matteo Pugliese (Milano 1969) presenti in mostra insiste sul tema della corazza, corazza come protezione, ma anche corazza intesa come limite, come guscio dal quale liberarsi.

A cura di Claudio Proietti con testo critico di Gabriele Simongini.

@